SAM
Io sono Samuele Meinero, classe 1974. Dopo aver
provato in gioventù più o meno con scarsi risultati
(ma dipende dai punti di vista...), diversi sport tra cui tennis, calcio e baseball (non ero il più bravo, ma certamente il più magro!),
ho pensato che, poichè con i piedi per terra non riuscivo a ottenere gli scopi prefissati, avrei potuto provare
qualcosa di
più aereo. Galeotto fu il mio incontro con il mitico "Zamba", il mio compagno di avventure Emanuele Zambarino. E' grazie a lui (o per colpa sua) e a Nicchia Boy (alias Fabio) se ho iniziato ad appassionarmi all'arrampicata.
Una volta capito, che l'altitudine non era un problema e che, anzi, più andavo in alto più l'adrenalina mi caricava, sono passato dalla noiosa e banale palestra a delle vere pareti,
scoprendo un mondo, una passione
che aumenta dal 2004.
E visto che salire solo con le braccia e le gambe non era sufficiente, ho provato a farlo con un trapano
bucando la roccia un pò qua e un pò là; così mi sono fregato con le mie
stesse mani e ora sono più le volte che
risalgo la corda per chiodare nuove vie a Toirano, che solo per puro divertimento.
Ma anche quello in fondo lo è: vedere altri appassionati come me che si cimentano nelle "mie" vie, sentire i commenti e gli apprezzamenti per essere riuscito a
farli divertire...beh, è emozionante tanto quanto raggiungere il chiodo più alto. L'altra mia grande passione è la corsa, che pratico con regolarità
4/5 volte a settimana e che mi porta spesso tra i sentieri sterrati, dove, forse per deformazione
professionale, l'occhio va in alto a cercare nuove pareti da scoprire e da "scolpire". All'interno dell'Associazione sono quello che si occupa del sito, dei conti e di tutto quello che serve; tutti facciamo
di tutto con grande passione e disponibilità.
Il mio scopo per il futuro è cercare di avvicinare sempre più giovani all'arrampicata e trasmettere il mio
amore per la natura e gli sport "alternativi" come questo; far capire che vale proprio la pena sporcarsi
e spaccarsi le dita, costringere i piedi in quelle tremende scarpette, confrontarsi con la dura roccia e le sue improbabili inclinazioni, per raggiungere quell'ultimo chiodo e godere il panorama che da lassù è proprio da togliere il fiato!
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